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BIBIONE
Bibione, tra tutte le località dell' Adriatico , è quella che più conserva ambienti di notevole valore naturalistico. La foce del Tagliamento o zona faro, è certamente l'area più importante in quanto ha al suo interno una moltitudine di ambienti: il litorale, le dune, la pineta, le depressioni retrodunali, il prato umido, la prateria, il bosco igrofilo, la duna fluviale, la zona umida del Revelino. Qui si rinvengono una flora e una fauna veramente sorprendenti, legate alla posizione geografica di questo territorio che risente degli influssi climatici mediterranei, centroeuropei e balcanici. Durante l'ultima glaciazione, conclusa circa 17.000 anni fa, in queste aree s’insediarono inoltre molte specie tipiche di climi freddi: alcune di esse riescono a sopravvivere in ridottissime nicchie ecologiche. La sovrapposizione di climi ha dato quindi luogo ad una commistione di specie, soprattutto floristiche, unica come: l’Apocino veneziano, il Salice rosmarinifoglia, diverse specie di orchidee selvatiche, piante rare o in pericolo di estinzione. Da segnalare, inoltre, il Pino nero d’Austria, esempio vistoso di antiche condizioni climatiche. Le presenze faunistiche sono anch'esse particolarmente interessanti, sia perché l’area è abitata da alcune rarità come la tartaruga di Hermann, sia perché Bibione, come tutta la laguna di Caorle, si trova sulla rotta di una delle principali vie di migrazione seguita dagli uccelli acquatici nei periodi dei passi primaverili ed autunnali. Il complesso ambientale di foce Tagliamento va considerato un fiore all'occhiello per Bibione, una risorsa che per il fatto solo di esistere qualifica Bibione, un bene che tutti i cittadini dovrebbero sentire proprio, un autentico monumento della natura da conservare perché molto apprezzata dai turisti italiani e stranieri.
Nella piccola isola di Bibione (1200 ha. circa) esiste già da tempo una enorme capacità ricettiva (più di 5 milioni di presenze) con 5 milioni di mc. realizzati in soli 35 anni. Oggi, quasi per miracolo, sopravvivono ancora nicchie ambientali come la foce del Tagliamento di valore europeo, che altre spiagge non hanno più.. Bibione di tutto ha bisogno fuorché di nuove edificazioni.
Non è forse giunto il momento di pensare al futuro riqualificando l’esistente e utilizzando nei modi e forme appropriati i verdi pubblici e tutelando e valorizzando tutte le risorse ambientali presenti?
Bibione, oggi, ha ancora le potenzialità per farlo e può, se lo vuole, ancora aspirare all’ambito riconoscimento di qualità ambientale, per macrosito turistico, E.M.A.S. (Eco-Management and Audit Scheme) prima in Europa. Un progetto pilota già avviato per il cui ottenimento è indispensabile andare nella direzione sopracitata.
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